Collider ha intervistato Lucy Lawless, che ha parlato dell’esperienza di entrare nel cast di Salem, del perché non è mai utile vedere il proprio personaggio come il cattivo, e di essere sorpresa da quanta parte della trama è radicata nella realtà storica. Ha anche parlato del perché ha voluto essere parte della prossima serie targata Starz “Ash vs Evil Dead”, di quello che pensava di Evil Dead (il film “La Casa”, dal quale è tratta la nuova serie Ash vs Evil Dead, ndr) quando lo ha visto la prima volta a 17 anni, e di quanto è stupita e gratificata per le persone che amano ancora Xena, 20 anni dopo il debutto dello show.
Collider: Nel corso della tua carriera hai interpretato forti personaggi dal carattere forte. È perché ne sei sempre stata istintivamente attratta?
LUCY LAWLESS: No, ho spesso voluto interpretare la vittima o il personaggio che fa scelte orribili. Mi piacerebbe molto interpretare la madre alcolizzata che delude terribilmente i propri figli, sarebbe un ruolo moralmente molto periglioso. Voglio rischiare, e spesso i rischi più alti si trovano in questo genere di televisione, quello di Xena, Battlestar Galactica, Salem e Spartacus. Ci sono rischi altissimi, in continuazione.
È difficile trovare personaggi che siano abbastanza diversi l’uno dall’altro da invogliarti a interpretarli, o pensi che i tuoi ruoli siano stati solo un grande colpo di fortuna?
LUCY LAWLESS: Non ci ho mai pensato in quel senso. Penso solo a quale ruolo potrebbe essere il più divertente da interpretare. Non cerco di dimostrare niente, non cerco l’evasione o la separazione. Sinceramente mi sento molto fortunata ad essere ancora qui a lavorare. Direi che non me l’aspettavo proprio, non in questo periodo della mia vita. Ti aspetti di vedere la tua carriera affievolirsi o qualcosa del genere, e invece sono ancora più impegnata di prima. Sono in due serie al momento e sono davvero felice.
Un sacco di attori dicono di aver trovato, nella loro carriera, quel personaggio che amano davvero o in cui la gente si rivede, e mi sembra che tu ne abbia trovati parecchi.
LAWLESS: Già, e sembra che stiano anche aumentando, vero? Secondo me la contessa ha in sè tutti quei grandi ruoli messi insieme, ma con un salto di qualità. La seconda metà di Salem è così assurda. Parlando di interazioni con i personaggi, le cose che ho dovuto fare vanno oltre qualunque altra serie in cui io sia stata. Si tratta davvero di horror. E in qualche modo lei va oltre.
Com’è stato entrare nel cast di Salem e ambientarsi in mezzo a tutti gli altri personaggi, così forti e stravaganti, già ben consolidati?
LAWLESS: È stato bello. Sono tutti molto dolci, un mucchio di persone adorabili. Sono molto legati, ma non chiusi. Joe Doyle, che interpreta mio figlio Sebastian, ed io siamo stati accolti a braccia aperte. Sono un gruppo di matti ed escono spesso insieme, ma ci hanno accolto subito.
In un mondo di personaggi molto potenti che lottano tra di loro per il potere, cosa ne pensi della contessa? La vedi come cattiva o semplicemente come una persona che cerca di ottenere ciò che vuole?
LAWLESS: Non è mai molto utile vedere il proprio personaggio come cattivo. Devi interpretarli nel modo in cui loro stessi si vedono, e penso che la contessa si veda come una persona che deve ottenere ciò che vuole. Da fuori è particolarmente egoista, esigente e narcisista, ma come attore non puoi interpretarla in quel modo. Devi amare il tuo personaggio, devi giustificarlo. Io non credo di avere problemi a farlo, a prescindere dal personaggio. Sono sempre sconvolta quando le persone considerano il mio personaggio cattivo. Solo con la contessa li capisco un po’. Non è un’impressione ingiustificata: lei è davvero una persona orribile! Però amo interpretarla.
Hai mai interpretato personaggi per te un po’ più difficili da amare rispetto ad altri o è sempre troppo divertente dal punto di vista di un attore?
LAWLESS: È assolutamente sempre troppo divertente. Più sono ignobili e più li amo.
Una delle cose fantastiche di Salem è che più la situazione sembra assurda e più è probabile che sia ispirata a una storia vera. Ti ha sorpresa il fatto che molto di quello che accade nella serie è preso da eventi reali?
LAWLESS: Sì, sono rimasta sorpresa, e contentissima del fatto che Adam Simon e gli sceneggiatori siano andati così a fondo nella storia dell’occulto e del Wicca, di tutti i tipi di sette fino ai tempi degli Egizi. Adam è davvero esperto di ogni tipo di religione e misticismo. Ci sono temi molto impegnativi per uno spettatore cristiano o monoteista. Diventa piuttosto profondo, ma mai ampolloso. È interessantissimo e diventa sempre più carico.
La gente non vede l’ora di vedere Ash vs. Evil Dead, e tu sei nel cast. Come hai reagito quando te ne hanno parlato?
LAWLESS: “Oh, voglio esserci!” È un po’ come una rimpatriata. Anche se ancora non ne facevo parte, all’inizio di Evil Dead, ho ovviamente lavorato a lungo con mio marito, Rob Tapert, e di conseguenza anche con Sam Raimi e Bruce Campbell, che recitava in Hercules e Xena. Conosco Bruce da 20 anni e lo amo. Adesso è il grande capo, ma io posso permettermi di dirgli “Fattene una ragione!” e lui deve comunque svegliarsi per il trucco alle 4 del mattino senza lamentarsi. È un collega divino, lo stimo.
Cosa puoi dirci del tuo personaggio e del suo ruolo nella storia?
LAWLESS: In realtà, sarò sincera, non lo so perché non ho ancora letto tutto. Mi sto buttando sulla fiducia. Ma sarà divertente! Deve esserlo perché il mio ruolo in Salem è davvero meraviglioso e adesso non accetto niente che non sia alla sua altezza. Gli sceneggiatori di Evil Dead devono mettersi sotto!
Quando hai visto Evil Dead per la prima volta, quali sono state le tue reazioni?
LAWLESS: Sono rimasta disgustata! Avevo 17 anni e avevo il VHS di Evil Dead. Ero da un mio amico a Mount Albert, in Nuova Zelanda, e lui continuava a dirmi “Dai, devi assolutamente vederlo, è un film fantastico!” Quando la ragazza viene violentata da un albero ho fermato tutto dicendo furiosa “Quelli che hanno fatto questo film sono malati e li odio!” E adesso sono sposata con uno di loro. A quanto pare è una brava persona.
E, da quel momento fino ad oggi, hai mai cambiato idea sul film?
LAWLESS: No, è orribile. Davvero roba orribile. Ma a me non piace mai la violenza contro le donne o i bambini.Quindi, per i miei peccati, il destino mi ha assegnato il ruolo della contessa, che ha spesso donne e bambini sotto tiro. È una persona davvero, davvero, davvero orribile. Ho avuto problemi etici con un paio di cose che abbiamo girato. Ma alla fine si tratta di girare un nuovo horror di alta classe e i miei sentimenti personali non devono mettersi in mezzo. È comunque una storia fantastica quella che stiamo raccontando.
Quando devi interpretare una donna misteriosa che sta tenendo nascosto il suo vero piano, sei quel tipo di attore che vuole sapere tutto prima o preferisci venirlo a sapere man mano?
LAWLESS: No, spesso è utile saperlo prima se hanno un arco narrativo molto lungo, così puoi interpretarli meglio e “seminare” indizi. Molto spesso ci metto del mio e faccio le cose in modo che il pubblico possa tornare indietro e dire “Oddio, non l’avevo notato la prima volta, ma adesso ha senso!” e gli venga voglia di riguardare tutto una seconda volta col senno di poi. Quindi mi piace rendere tutto davvero complesso, e spesso sapere in anticipo cosa succederà aiuta. È molto gratificante quando fai cose del genere.
Tu e tuo marito, Rob Tapert, avete lavorato insieme per molto tempo. Cosa ti piace della collaborazione con lui, e perché pensi che ti riesca così bene?
LAWLESS: Perché è un genio e ricava il meglio non solo dalle serie tv ma anche dalla nostra vita. Io mi faccio semplicemente da parte, vivo in caduta libera e non organizzo mai niente, e va benissimo così perché lui invece organizza tutto. Se provassi a organizzare qualcosa io ci scontreremmo. Siamo complementari.
Quando hai iniziato a lavorare in Xena avresti mai immaginato che dopo 20 anni la gente avrebbe continuato a parlare della serie e di te e che avrebbe continuato a discuterne in modo così appassionato?
LAWLESS: Probabilmente avrei pensato che quello sarebbe stato il naturale corso degli eventi, ma ero così ignorante. Adesso sono stupefatta e appagata e contentissima che la gente continui a guardare la serie su Netflix. Una delle poche volte in cui ho indossato vestiti moderni per una parte è stata in The Code, un thriller di stampo politico ambientato in Australia, e anche quello è su Netflix adesso. È davvero figo, sono molto entusiasta.
C’è stato un momento in cui hai pensato che Xena ti avrebbe seguito nella tua carriera e che le persone avrebbero per sempre voluto parlarne con te?
LAWLESS: No, perché all’epoca ero una semplice ragazza del posto fortunata ad aver ottenuto la parte all’ultimo minuto perché un altro aveva rifiutato. Loro mi pagavano, era tutto molto divertente e interessante, e imparavo. Non ho mai pensato che potesse diventare un fenomeno. E non sapevo neanche che si potesse in questo modo. All’epoca ha beccato la direzione giusta. Per la prima volta si trattava di un’eroina d’azione risoluta e divertente che riusciva a tenere testa agli uomini. Anche Wonder Woman era un po’ così, ma non era risoluta e non aveva il male dentro di sè come Xena. Xena era piena di difetti.
Dopo aver interpretato quel personaggio, anzi dopo aver interpretato tutti questi personaggi così particolari, ti preoccupa la possibilità di non trovare mai più un personaggio così forte, così interessante o così divertente da interpretare o in cui ti immedesimi così bene?
LAWLESS: No, non ci penso mai. Riuscirò a rendere la cosa divertente, è inevitabile, produttori permettendo. Cerco sempre il divertimento in ogni dannata cosa. A prescindere dal ruolo che interpreto, troverò il modo di renderlo contraddittorio. Con la contessa, uno dei miei obiettivi è portare le persone a dire “Oh, è tanto carina e mi piace molto, ma cos’è che ha appena detto?!” Voglio che il tuo istinto si scontri con la tua mente. Più lei è malvagia, più diventerà dolce, piacevole, affascinante ed affabile.
Fonte
Traduzione a cura di Guendalina Pirruccio.
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