Nuovi fumetti di Xena 2016: La storia sarà ambientata dopo il Crepuscolo degli Dei

(c) Ariel Medel
(c) Ariel Medel

Javier Grillo-Marxuach, sceneggiatore e produttore esecutivo del reboot di Xena, e Genevieve Valentine, scrittrice del nuovo fumetto di Xena in un uscita ad aprile, si sono intervista a vicenda per il sito io9 riguardo i loro progetti. Troverete di seguito solo l’intervista che riguarda il fumetto, per leggere la parte riguardante il reboot, andate QUI.

Javier: Giocherai nell’universo di Xena classico: tra tutti gli elementi in quell’enorme scatola dei giochi, quali sono quelli più eccitanti con cui giocare, e come stai dando loro la tua interpretazione?

Genevieve: Ho considerato di tenere le cose al minimo, costruendo lentamente. Ma quella serie non ha mai fatto una cosa al minimo in vita sua, e quindi questa storia è più come come quella persona cui il primo piatto al buffet è profondo nove strati. Ho sorprendentemente pochi rimpianti. Aiuta il fatto che concordi sul coraggio dello show; è stato decisamente casuale su cose come inserire il disparato pantheon degli dei in un documentario (riferendosi all’episodio 6×13 You are There), o uccidere ripetutamente le protagoniste, quindi premia praticamente tutto ciò che si vuole provare a fare.

La cosa che mi entusiasma centrare di più nella mia storia è la tensione tra il passato di Xena e il futuro di Olimpia. Si incontrano l’un l’altro quando Xena cerca di scrollarsi di dosso una vita carica di eventi e persone che l’hanno plasmata, così può redimersi, e Olimpia cerca solo di vivere una vita. Man mano che crescono insieme nel corso della serie, è interessante vedere come ognuna di loro cerca di negoziare il mondo in arrivo. Da un lato, si ha un un flashback di Xena pronto per ogni occasione, il che è bello, e significa che posso includere un sacco di personaggi mentre onoro il salto temporale di 25 anni. Ma Olimpia è la regina delle Amazzoni, ha visioni, ed è una poetessa, qualcuno che cerca di plasmare il futuro con le storie. La domanda essenziale di Xena a quel punto è “Come posso aiutare?” e quella di Olimpia è “Cosa posso fare?”, e spesso lavorano in sincronia, ma a volte assolutamente no, e questo è qualcosa che non vedo l’ora di approfondire. (Voglio anche disperatamente farle infiltrare in un casinò, ovviamente.)

Javier: C’è qualcosa che ti entusiasma fare nei fumetti con questi personaggi che non potrebbe essere fatto in televisione?

Genevieve: Una delle cose per cui sono davvero eccitata: i fumetti, se tutto va bene, ti danno una storia che ami in un mondo con zero restrizioni di budget. Quando un gruppo di cattivi attaccano le nostre eroine, attaccano in qualsiasi numero tu voglia, con la luce perfetta, tecniche di combattimento impeccabili, ed esattamente l’inquadratura che funziona meglio per evidenziare la posta in gioco e l’impatto fisico. E quando qualcuno guarda malinconicamente fuori dalla finestra mentre piove (non tanto in Xena, ma in generale non puoi avere troppe persone tristi vicino a finestre mente piove), tutto è così. Ovviamente l’economia e la necessità vincono ancora, e i fumetti hanno dei limiti; Come nerd appassionata di tv e film, mi piace troppo guardare gli attori per pensare che si possa ottenere lo stesso effetto su carta. Ma quando tutto funziona, i fumetti sono davvero un bell’equilibrio tra tendenze collaborative e maniache del controllo, e tutti automaticamente sanno esattamente come galoppare su un cavallo a piena velocità mentre spari frecce.

Javier: Sai, è divertente, quando ho cominciato a lavorare nei fumetti, pensavo “Ooh, ora posso avere tutte le battaglie fantastiche che non ho mai avuto in tv”, ma la verità della questione è che in tv, sono le piccole cose che non avrai mai, come se scrivessi che qualcuno guarda malinconicamente attraverso la finestra mentre piove, il produttore ti chiamerebbe e ti direbbe quanto verrebbe a costare corredare il set per avere una barra di pioggia e “Vuoi davvero questo per una sola scena?”, quindi la taglieresti per questioni di tempo e budget. Così ora, quando faccio i fumetti, mi godo già solo l’avere piccole cose come finestre che danno sulla pioggia.

Javier: Qual è la cosa che hai sempre voluto vedere fare (o non fare) a Xena e Olimpia e che farai in questa serie?

Genevieve: Sono genuinamente eccitata di affrontare questo punto un po’ bizzarro nella linea temporale dello show, e far affrontare a Xena e Olimpia le ripercussioni di questo salto temporale gigante a un livello più alto di quanto hanno dovuto fare nella serie. Capisco perfettamente perché lo slancio dello show ha dovuto gestire la storia di Evi il più velocemente possibile per poi spostarsi in qualcosa di nuovo, ma penso anche che fosse un terreno davvero ricco, e non appena ho cominciato a pensare a dove ambientare la storia nella cronologia, sapevo di voler esplorare l’idea di Xena e Olimpia in un mondo che le ha lasciate indietro. In un certo senso, mette Olimpia nella stessa posizione in cui Xena è stata per molto tempo, quel senso d’obbligo, di doversi espiare, ma siccome non era stata una loro scelta, c’è anche quel senso di smarrimento che lo accompagna; Loro avrebbero aiutato se avessero potuto, ma la gente potrebbe non credere a questo. E’ un bel bivio in cui ambientare la storia.

Javier: Su un livello più generale, c’è qualche grande svolta narrativa che hai sempre voluto prendere e che hai avuto una possibilità di prendere con questo tipo di franchise?

Genevieve: Onestamente, qualsiasi pantheon (casata degli dèi) si arrivi ad affrontare dopo che una delle tue eroine ha ucciso un terzo di loro è un buongiorno, per quanto mi riguarda. E’ il tipo di cosa che hai sempre voluto fare in una storia epica, metaforicamente – uccidere gli dei che fanno le regole, e far gestire alle persone le conseguenze – ma sono perfettamente felice nerdando intorno alle macerie del pantheon Greco che è stato dimezzato da Xena.

Fonte: io9
Traduzione a cura di Marco Pischedda.

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Marco Pischedda
Fan di Xena da sempre, nel 2011 ho fondato "Xena Italia" su facebook per ricordare la serie e poter condividere con altri la mia passione. Ho incontrato Lucy Lawless nel 2016 e non ho ancora abbandonato la speranza di poterla rivedere insieme a Renee O'Connor nei loro ruoli originali un'ultima volta. Sono fortemente convinto che un giorno sarò in grado di spostarmi con capriole volanti sfidando la forza di gravità e possiedo un chakram che porto con me nelle avventure che condivido spesso su Instagram.

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