Vi spiego perché l’episodio più odiato di Xena merita di essere rivalutato

L’altra sera avevo voglia di rivedere un episodio di Xena; qualcosa di leggero e non impegnativo ma allo stesso tempo divertente e che potesse farmi trascorrere quaranta minuti in totale spensieratezza. Ho messo su un dvd della quinta stagione e nell’indecisione per la scelta, alla fine ho optato per la puntata “Married with Fishsticks” o, in italiano, “Xena e l’amnesia di Olimpia”.

So che è un episodio che non piace praticamente a nessuno. Presenta una trama sostanzialmente senza senso condita da secchiate di trash e demenzialità, tuttavia, non l’ho mai odiato e rivedendolo mi sono anche reso conto di quanto sotto quello spesso strato superficiale di no sense, si nasconda alla fine una morale che cerca di insegnare qualcosa allo spettatore.

E’ indubbio che rimanga un episodio filler, riempitivo, un po’ campato per aria, oserei dire, per giustificare l’assenza di Lucy Lawless che partorì due giorni dopo l’inizio delle riprese di questo. Infatti è anche un cosiddetto Xena-Lite episode (con questo termine si fa riferimento a tutti quegli episodi dove Xena compare solo per qualche minuto) ed è uno dei pochi di questo genere che non mi dispiace mai riguardare. Ma andiamo al dunque!

All’inizio ci viene mostrata Olimpia alle prese con baby Evi. La ragazza non riesce a far smettere di piangere la piccola e ha dei dubbi sul suo lato materno, tant’è che si confida con Xena sulla preoccupazione che lei non sia affatto portata per essere una madre. E’ infatti su questo che si concentra l’episodio.

Durante il periodo di amnesia in cui pensa di essere la sirena Crostacea, Olimpia riesce a ritrovare se stessa, a prendere in mano la situazione e a ribaltare quella condizione di amante sfruttata e madre non rispettata che ha spinto la vera Crostacea a fuggire via da quella vita. Nel giro di poco tempo, la poetessa guerriera riesce a farsi rispettare da Hagar (Corilo) e dai suoi figli senza precludersi nemmeno la possibilità di farsi voler bene da loro.

“Hagar, sbaglio o hai l’impressione che questa casa si pulisca da sola? Che la cena che stai per mangiare sia saltata da sola sul fornello e sulla pentola? Che i nostri bambini imparino da soli le buona maniere?!”

 

Quella che ritroviamo alla fine dell’episodio è un’Olimpia cambiata, più consapevole di se stessa, delle sue capacità e del suo lato materno. Tant’è che tornata alla realtà non esita a chiedere a Xena di poter prendere in braccio la piccola Evi per poterla cullare e farla smettere di piangere, riuscendoci stavolta, a differenza del momento a inizio puntata.

 

“Ho una nuova storia da raccontarti. Questa donna cadde nel profondo mare blu… e trovò se stessa in un altro mondo.”

 

Qual è quindi l’insegnamento dell’episodio? Forse vuole mostrarci come certe insicurezze si superino affrontandole a testa alta e facendoci il callo, proprio come Olimpia ha fatto ritrovandosi improvvisamente moglie e madre di tre “bambini”.

Altri punti a favore dell’episodio sono per me:

L’ambientazione

Originale e sopratutto fuori dai canoni della serie. Dall’ingresso magico subacqueo di casa di Hagar agli interruttori della luce a forma di conchiglia, è stato davvero divertente vedere il particolare mondo sottomarino concepito dagli autori.

Sturgina e Crabella

Sebbene siano le antagoniste della puntata sono troppo sciocche e caricaturali per provare una seria antipatia verso di loro, inoltre è curioso vedere Venere e Discordia in dei ruoli tanto differenti dai loro classici.

La febbre del sabato sera

Ho letteralmente amato la scena ispirata al famoso film di John Travolta, per quanto stupida. Fa inoltre strano sentire una canzone così “recente” in una serie-tv come Xena, ambientata “al tempo degli dei dell’olimpo”.

La bellezza di Renee O’Connor

Olimpia è sempre bella e fin qui siamo tutti d’accordo, ma a parer mio in questo episodio lo è più che mai. Forse sarà l’inedito look, ma la O’Connor è davvero magnifica qui.

Il ripristino della memoria

A prescindere da tutto, la parte più emozionante è secondo me quella in cui Olimpia recupera la memoria vedendo quelli che sono chiari riferimenti a Xena e alla sua vita con lei, come ad esempio la decorazione a forma di Chakram presente al matrimonio.

 

E’ tutto questo che ho notato riguardando l’episodio, rendendomi conto che sotto quell’apparenza trash non è poi così sciocco e privo di senso. Sicuramente non è la peggiore delle 134 puntate totali di Xena che, a parer mio, ne presenta tante altre che cancellerei totalmente dalla serie. Ma magari di questo ne parlerò in un altro articolo! E voi cosa ne pensate? Fatemelo sapere con un commento.

Vi ricordo che se volete vedere le foto delle mie avventure col Chakram, mi trovate su Instagram, qui: @themark_wp

Oggi trovate su Instagram anche direttamente Xena Italia!

Alla prossima, A-LA-LA-LA-SHEEEE-YAH!?⚔

 

Marco Pischedda on Instagram
Marco Pischedda
Fan di Xena da sempre, nel 2011 ho fondato "Xena Italia" su facebook per ricordare la serie e poter condividere con altri la mia passione. Ho incontrato Lucy Lawless nel 2016 e non ho ancora abbandonato la speranza di poterla rivedere insieme a Renee O'Connor nei loro ruoli originali un'ultima volta. Sono fortemente convinto che un giorno sarò in grado di spostarmi con capriole volanti sfidando la forza di gravità e possiedo un chakram che porto con me nelle avventure che condivido spesso su Instagram.

Una risposta a “Vi spiego perché l’episodio più odiato di Xena merita di essere rivalutato”

  1. Io trovo questo episodio veramente bello, semplice e leggero, amo gli episodi dove é presente per la maggior parte del tempo Olimpia o comunque episodi che la riguardano in prima persona, lasciando per qualche secondo Xena. Ho iniziato a guardare xena quando ero piccola e non riuscivo a capire i messaggi che trasmetteva la serie o il cambiamento dei personaggi ma nonostante questo ho sempre amato questa serie e a distanza di anni vederla con un’altra ottica, con più attenzione ogni episodio lascia un messaggio.

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