Lucy Lawless si racconta: Il ritorno di Xena, l’afferrare la vita a piene mani, il suo ruolo da sogno

lucy lawless ash vs evil dead(c) Starz Entertainment

Il sito The New York Times ha intervistato Lucy Lawless per una lunga chiacchierata sulla sua carriera, sul suo modo di approcciarsi alla vita e sul reboot di Xena. L’intervistatrice parla in prima persona del tempo che ha passato con Lucy. Buona lettura!

Come l’icona quale è, conosciuta come Xena fino ad oggi, Lucy Lawless ha camminato nel prestigioso foyer dell’Union Theological Seminary in New York City, elegante ma casual in una giacca di tweed su misura e stivali di pelle alti al ginocchio, i suoi capelli ondulati striati di rosa sulla parte superiore e raccolti dietro. Subito, ha preso il controllo della stanza — imponente, più alta di chiunque attorno a lei, ma trasudando un fascino disarmante.

Aveva pianificato che ci incontrassimo in questo punto di riferimento inglese gotico di Manhattan, luogo di pensiero indipendente ed ecumenico, dove, si è scoperto, avrebbe poi partecipato come spettatrice a un piccolo seminario, un privilegio concesso raramente. Era chiaro che lo staff dell’Union era familiare con lei, svolgendo con entusiasmo le sue richiste. Un membro dello staff ci ha portate attraverso dei passaggi labirintici e scalinate fino a una stanza riservata per noi. Qualcuno ha dimenticato di aprirla, così abbiamo proceduto sulla Social Hall, una vasta stanza per gli spettacoli e i ricevimenti. Il posto era vuoto, scuro, le tapparelle delle finestre lasciavano fuori la luce del sole di un mezzogiorno di Novembre.

Cosa stava facendo lì Lucy Lawless, Xena Principessa Guerriera, icona lesbica e mitica eroina?

Era in città per promuovere la serietv Ash vs Evil Dead. Ha volato dalla sua casa in Nuova Zelanda a Los Angeles e New York più volte, facendo colpo con la sua nuova acconciatura alla premiere di Ash vs Evil Dead a Los Angeles, e partecipando ai talk shows diurni e notturni di New York —Today, Colbert — e blog di celebrità.

Ma con l’apparente revival di Xena nell’aria, i fans e i media vogliono sapere: tornerà con il suo leggendario personaggio che ha portato alla vita oltre vent’anni fa?

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Nei prossimi 70 minuti, seduta su un divano di pelle, con le sue gambe distese, ha parlato circa i piani del reboot di Xena, del rapporto tra Xena e Olimpia, della pausa dopo il successo, del fattore età, del suo ruolo dei sogni, del suo gustarsi la vita, e del pubblico eccentrico. La prima volta che la intervistai, diciotto anni fa, aveva un sorriso a denti stretti ed era un po’ custodita nelle mani dei manager. Era all’inizio della fama, sulla strada del suo debutto a Brodway in Grease e occupandosi di un divorzio e della sua nuova relazione (con Rob Tapert). Ora lei è cresciuta, è padrona di sé, ha il controllo, è ostinatamente individualista, e liberandosi dell’apparenza da celebrità, arriva alle domande frontalmente, ed è consapevole dell’impatto che ha sulle persone.

Grande interesse in Xena — che è stata manetunuta in vita dai dvd e da Netflix— arriva in un tempo dove ci sono un sacco di supereroine femminili nella televisione e nei film, e quando una coppia lesbica sembrano la nuova normalità (Carol, Orange Is the New Black, Grey’s Anatomy). Nel momento, anche, in cui i reali di Hollywood come Jennifer Lawrence, Cate Blanchett e Reese Witherspoon stanno combattendo contro i divari di genere della retribuzione e dei ruoli, e le star femminili over 30 sono sul piede di guerra a proposito dell’ottenere ruoli secondari, parti materne, o proprio nessun ruolo. Un’esempio è Maggie Gyllenhaal, che all’inizio di quest’anno le è stato detto da un produttore che era troppo vecchia per interpretare un ruolo affianco a un uomo di 55 anni. Lei ne aveva 37.

Quindi la domanda sull’età di Lucy, 47 anni, è centrale in un reboot di Xena, sollevando parecchie risposte: Harrison Ford, 73 anni, Arnold Schwarzenegger, 68 anni, and Bruce Campbell, 57 anni, stanno tutti riprendendo i loro ruoli che hanno interpretato nella loro gioventù senza sollevare nessuna critica o lamentela sulla loro età.

Lucy non fa una declamazione a proposito. Lei alza le spalle, mezzo scherzando: “Daranno il ruolo di Xena a una ventisettenne”.

Sono passati vent’anni dalla partenza di Xena, e dopo una corsa lunga sei stagioni, la serie finì con la sua morte nel 2001. I fans indignati sin da allora, hanno richiesto una sua resurrezione, e la NBC, servizievole, ha pianificato un reboot di Xena ingaggiando Rob Tapert per ri-svilupparlo.

Il problema è che Lucy non ne sa nulla a proposito. E’ stata presa alla sprovvista quando la notizia di un ritorno di Xena trapelò. Una donna di The Hollywood Reporter le chiese dei piani del reboot ma Lucy negò. “Pensavo fosse male informata”, dice ora Lucy. “Sono io che ero informata male.”

“L’unica persona a cui posso chiedere è nel mezzo dell’Oceano Indiano.” Dice, riferendosi a Rob Tapert, che pescava, isolato. “Ma per quanto riguarda NBC, nessuno mi dice niente, non è niente a che fare con me. Ed è troppo presto per dire se sarò coinvolta in esso. E se facessero un remake banale? Non vorrei averci per niente a che fare. Voglio dire, chissà quale sarà il tono che gli daranno. Io non possiedo il ruolo. Non possiedo il franchise. Loro possono fare qualsiasi cosa vogliono.”

“Sento un sacco di affetto e amore per quel ruolo, e per il personaggio di Olimpia, e quel rapporto. Quindi, per esempio se mettessero un sacco di tette e culi in un reboot di Xena, non vorrei entrarci perché questo romperebbe ciò che io chiamo il patto coi  fans.”

Giorni prima che ci incontrassimo, ho ricevuto un’email da una fonte del settore. Gliela ho letta ma non ho rivelato chi l’ha inviata. “Rob Tapert sta lavorando con uno scrittore e sviluppando lo show”, dice la fonte, confermando le notizie. “Nessuna parola o altro sul fatto che Lucy possa o non possa avere un ruolo.”

Ha voluto che lo leggessi di nuovo. Ascoltando attentamente, ha annuito, socchiudendo gli occhi. “Devo fare una chiamata a qualcuno in NBC e dire che parlare con mio marito non è la stessa cosa che parlare con me”, ha detto lei, con voce urgente. “Noi non siamo uniti col cervello. (riferendosi a lei e Rob) Siamo persone molto indipendenti.”

“Ma sai una cosa? Io non prego di essere coinvolta nei progetti della gente. Se loro non mi vogliono, ciao ciao. Prendo un no come risposta. E se loro mi vogliono, e io non approvo, poi non vorrei esserne parte comunque. Ma non vorrei intralciarlo (il reboot). Non resterei in mezzo. Perché a volte devi dar credito a una nuova generazione. Penso che i personaggi di Xena e Olimpia, quell’amicizia,abbia bisogno di andare avanti. Loro (lo studio, i produttori) non hanno bisogno del mio permesso. Ma sono sicura che non vogliano nemmeno che pesi sulla loro idea.”

***

Xena e Olimpia sono il battito cardiaco di Xena, una storia d’amore tra due donne, ambigua a volte, certamente sottovalutata, e silenziosamente rivoluzionaria a suo modo. La serie arrivò nel 1995, non esattamente il Medioevo nella lotta gay. Il movimento stava facendo alcuni passi avanti dopo la devastazione dell’AIDS, e sempre più gay e lesbiche stavano uscendo allo scoperto con la loro famiglia e amici.

Eppure, quando Ellen DeGeneres ha reso pubblica la sua sessualità, nella cover di Time nel 1997, ha pagato un prezzo.

Avere una relazione lesbica in una serie tv di tendenza sembrava troppo audace e rischioso ai tempi. Ma Rob Tapert, che ha co-creato e prodotto Xena, e la sua collega produttrice Liz Friedman, lesbica, ci videro bene e decisero di tessere la storia d’amore tra Xena e Olimpia. Lucy e Renee non ne avevano idea.

“Eravamo ignare”, Lucy mi ha detto. “Stavamo girando l’ottavo episodio e qualcuno dal The Village Voice (settimanale statunitense) venne fuori, accogliendoci come nuove icone e noi eravamo tipo: “Cosa? Di cosa stai parlando?”

“Ora”, mi ha detto, “sarebbe molto più ovvio per me perché conosco molto più a proposito dell’esperienza lesbica rispetto a quei tempi.”

Per quanto vorrebbe riportare Xena e Olimpia per finire il loro lavoro, salvare il mondo per il bene più grande, e per quanto vorrebbe rivedere Xena e Olimpia vivere la loro vita insieme, lei non può fuggire all’età. Potrebbe non avere la resistenza fisica per quel tipo di scene d’azione pesanti che a volte richidevano cinque giorni per girare. “Era una tortura. Non mi è mai piaciuta l’azione. Non ho nessun interesse negli sport. Cammino e faccio yoga. L’ho fatto perché ero giovane e affamata, e ho dato tutto il mio cuore.”

Scherzando, Lucy chiede: “Pensi che sarei ridicola in quel bustino e in quella gonna corta?”

Ha ricordato le ultime stagioni di Xena. Spinse se stessa così duramente che andò in terapia per far fronte al lavoro. Alla fine, era esausta e si ritirò per curare le ferite fisiche e mentali a casa in Auckland. Rifiutò offerte di film e tv e diede alla luce il suo secondo figlio con Rob Tapert (ha anche una figlia venticinquenne con il suo primo marito, Garth Lawless). Si prese qualche anno di pausa, in parte per crescere i suoi figli, in parte per schiarirsi le idee, ma pure quella pausa causò sofferenza.

Sei stata depressa? “Sì, dovevo stare in movimento. Stare in movimento tutto il tempo.”

 

Lucy col nuovo look alla premiere di Ash vs Evil Dead. (c) Starz Entertainment
Lucy col nuovo look alla premiere di Ash vs Evil Dead. (c) Starz Entertainment

 

Attualmente mette tutta se stessa nell’ambiente e nei cambiamenti climatici, unendosi ad attivisti, facendosi arrestare per violazione di proprietà, prevenendo che una nave di perforazione petrolifera lasciasse un bacino della Nuova Zelanda. “Ci sono alcune cose che mi fanno diventare una Xena fuori controllo a volte, e queste sono il cambiamento climatico… l’avidità e la stupidità che sta guidando il cambiamento climatico mi fanno imbestialire.” Ha anche fatto un po’ di teatro, cantato in tour, scritto rubriche per un giornale della Nuova Zelanda (è affascinata dai palazzi di giustizia), preso lezioni di lingue (Francese, Tedesco, Italiano) e corsi di filosofia. “Sto cercando di riempire il mio cervello con quante più buone cose possibili”, ha detto.

Ora sta leggendo The Moral Animal di Robert Wright. “Mi spiega il mondo adulto. Quindi amo Robert Wright perché è stato la prima persona che mi ha fatto pensare alle basi della società.” (Lucy e Robert Wright) Si sono incontrati su twitter tempo fa. Lui l’ha invitata ad apparire nel suo podcast e a visitare la sua classe all’Union Theological Seminary, in cui è andata due volte questo Autunno.

La sua carriera d’attrice ha saltato da ruoli sostanziosi in serie come Spartacus, che Rob Tapert ha prodotto, e Battlestar Galactica, e ruoli di supporto e comparse in una serie di shows come Parks and Recreation, SalemTop of the Lake.

Non è stata la protagonista in nessuna di essa. “Quando sei conosciuta per l’action comedy anni ’90, hai, ingiustamente credo, una sorta di etichetta dozzinale”, ha detto. “A volte lo show era ridicolo e slapstick, e quindi aveva un sacco di sfaccettature diverse. Ma ti porti ciò (l’etichetta che la gente ti affibbia), e a volte non mi piace affatto. Ma devo dire, Xena è stata molto bella per me, e Xena è stata bella per un sacco di persone. Quindi se questo è stato il mio destino, essere parte di essa, dico solo, grazie destino. Perché mi ha fatta sentire utile al mondo in quel periodo.”

Qual è il livello successivo? “Beh, ecco il punto. Io non sono avida. Non sto desiderando di aver potuto legare con il pubblico eccentrico. Fanc*lo il pubblico eccentrico! Non me ne frega un c*zzo! Loro non hanno mai fatto niente per me. Sto vivendo la mia vita. Sono Irlandese. Sono Irlandese nell’anima, e la mia gente è vera e non gli importa un c*zzo del prestigio”.

Poi, ha sbottato: “Ho solo sempre voluto interpretare Lady Macbeth.”

“Penso che ho qualcosa che voglio fare con il ruolo di Lady Macbeth che non ho mai visto prima”, ha continuato. “C’è qualcosa che voglio fare, specialmente per quel ruolo. Così lo sto dicendo ora, e voglio farlo. Voglio farlo qui a New York. Non sarebbe l’ideale?”

Lucy cerca di immaginare Lady Macbeth, come interpreterebbe quel ruolo. “Quale stato d’animo devo avere per farlo bene, perché è una roba terribile. E il mio obbiettivo è di rendere sempre il pubblico complice del mio crimine, che loro non posso aiutare avendo simpatia per me, anche se faccio queste cose terribili. Questa è la mia missione. Farò in modo che mi amiate.”

Lei non sa come farlo accadere però. “Si tratta di una nuova idea. Sto avendo questa idea giusto con te, qui e ora.”

“Mordere la vita è sempre stato importante per me” ha detto. “Questo significa connessione con gli essere umani, una connessione davvero ricca con tutti, che sia tu, o il ragazzo sull’autobus, o qualcosa. Se sono qui con te, ho intenzione di essere pienamente qui con te, perché è la mia vita, e altrimenti sto risparmiando me stessa dall’esperienza completa.”

Quindi “mordere la vita” ha a che fare con il voler interpretare Lady Macbeth?

“Questo è il perché, perché sono affamata, suscito i miei sensi, vivo per la sensazione”, ha detto con passione evidente. “E l’eccitazione di fare qualcosa di pericoloso, e nuovo, e spaventoso, mi affascina. E’ quello che mi guida.”

Siamo uscite in un cortile e ci siamo sedute su una panchina, al sole. Ha parlato dei suoi figli e del vivere vicino ai suoi genitori in Mount Albert, lo stesso sobborgo di classe media di Auckland, dove è nata e cresciuta, e di cosa ne pensa sullo spostarsi a Los Angeles o New York. Poi il nostro tempo è scaduto. “Sto andando a fare quella roba di Shakespeare”, mi ha detto con sorriso deciso che mi ha ricordato Xena marciando in battaglia. “In qualche modo ho intenzione di farlo accadere. Questo è il mio obbiettivo adesso.”

 

(c) aflawedfashion.tumblr.com
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Fonte: nytlive.nytimes.com
Traduzione a cura di Mark K.

Marco Pischedda on Instagram
Marco Pischedda
Fan di Xena da sempre, nel 2011 ho fondato "Xena Italia" su facebook per ricordare la serie e poter condividere con altri la mia passione. Ho incontrato Lucy Lawless nel 2016 e non ho ancora abbandonato la speranza di poterla rivedere insieme a Renee O'Connor nei loro ruoli originali un'ultima volta. Sono fortemente convinto che un giorno sarò in grado di spostarmi con capriole volanti sfidando la forza di gravità e possiedo un chakram che porto con me nelle avventure che condivido spesso su Instagram.

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